102- Metri e Secondi: ovvero velocità

CURIOSANDO AL MUSEO - Appunti di storia, scienza, tecnologia e didattica è una rassegna digitale a cura del Museo della Bilancia

Due unità di misura che percepiamo come familiari ma che hanno una definizione tutt'altro che banale e una lunga storia che racconta di un lavoro di ricerca continuo. Nel Sistema Internazionale (vedi Curiosando n. 94) sono tra quelle fondamentali e si riferiscono a spazio (lunghezza) e tempo, grandezze legate anche concettualmente che col passaggio dalla fisica classica a quella contemporanea hanno subito notevoli variazioni.

Per Newton e i suoi contemporanei corrispondevano a due mondi distinti, dialoganti tra loro ma non intersecati: dal punto di vista pratico già con Galileo le grandezze fondamentali venivano utilizzate per ricavarne di derivate come velocità media (spazio su tempo) ed accelerazione media (velocità su tempo). 
Il legame tra le due grandezze si rivoluziona con la fisica contemporanea. Dal 1905 con la pubblicazione dell'articolo di Einstein "Sull'elettrodinamica dei corpi in movimento" (base della relatività ristretta) i concetti assoluti di spazio e di tempo divengono un tutt'uno: lo spazio-tempo. Il mondo da tridimensionale com'è sempre stato concepito diventa in quattro dimensioni e questo determina anche un mutamento di definizioni. Il metro si slega dal manufatto derivato dalla misura del meridiano terrestre e nel 1983 si definisce in base alla velocità della luce nel vuoto; il secondo nel 1967 passa dal riferimento alla durata del giorno solare medio a un valore che garantisce un'uniformità infinitamente maggiore: l'oscillazione dell'energia emessa da un atomo di un determinato elemento chimico, che è costante ed invariabile. 
 
In collaborazione con narrascienza.org
 
 
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