CURIOSANDO AL MUSEO - Appunti di storia, scienza, tecnologia e didattica è una rassegna digitale a cura del Museo della Bilancia
Sgomberiamo subito il campo dai dubbi, non si tratta della stessa cosa, anche se può capitare di confondersi!
La temperatura è una misura dello stato di agitazione delle molecole (particelle) di un corpo e nel Sistema Internazionale (vedi Curiosando n. 94) si misura in Kelvin (K, senza essere preceduta dalla parola grado); il calore invece è una forma specifica di energia che, come tutte le energie, si misura in Joule (J).
Fino a metà Ottocento i due termini non erano ben distinti a causa della teoria del fluido calorico, introdotta per spiegare un fenomeno evidente e molto comune: il trasferimento di calore tra due sorgenti poste a differenti temperature.
Fu il fisico inglese James Prescott Joule a fare chiarezza con un esperimento divenuto molto famoso e noto con il nome di Equivalente meccanico del calore. Utilizzando un apparato sperimentale composto da un cilindro riempito di acqua dotato di palette collegate attraverso una corda a una massa, egli dimostrò come un lavoro meccanico (la discesa della massa) determinasse un aumento della temperatura dell'acqua. Non si trattava quindi di un effetto generato da un misterioso ed invisibile fluido!
L'esperimento portò anche ad una prima determinazione dell'equivalente meccanico della caloria (unità di misura non S.I. della quantità di calore): il risultato del fisico inglese coincise con il valore di 4,155 J/cal, molto vicino al valore definitivo ottenuto in un momento successivo e con strumenti di maggior precisione, pari a 4,186 J/cal.
In collaborazione con narrascienza.org