CURIOSANDO AL MUSEO - Appunti di storia, scienza, tecnologia e didattica è una rassegna digitale a cura del Museo della Bilancia.
Con l'invenzione delle armi da fuoco è nata l'esigenza di conoscere la potenza esplosiva dei diversi lotti di polvere da sparo. Per uso privato erano stati ideati dei sistemi a ruota dentata montati in foggia di pistola che però non davano risultati esatti perché dipendevano dall'attrito, che variava in funzione della forza della molla e in base allo stato di pulizia o ossidazione del suo meccanismo.
Edmé Régnier (archibugiere, inventore e ispettore del Comitato di salute pubblica deputato al controllo della fabbricazione delle armi portatili) nel 1777 ha l'idea di applicare un piccolo cannone ad una bilancia a molla ordinaria; i vantaggi di questo strumento erano l'assenza di attrito, possedere già una graduazione determinata esattamente e dare dei risultati costanti.
Il provapolvere ha un cannone in ottone nel quale va posto un grammo di polvere da sparo e un filo sul quale scorre un piccolo pezzo di marocchino che funge da indice e che rimane nel punto in cui è stato portato nel momento in cui la molla, sotto la spinta dello scoppio, si stringe. Sulla scala graduata, dove ogni grado indica mezzo kg (la portata è quindi 30 kg), all'altezza dei numeri 18 e 19 è punzonata un piccola stella che indica il punto in cui le polveri di forza media portano l'indice; di conseguenza la polvere è tanto migliore quanto l'indice supera questo grado e tanto peggiore quanto meno si avvicina a questo livello medio.