Il Museo della Bilancia riconosce nell’espressione “museo fuori dal museo” la sua vera vocazione di istituzione che si identifica in un territorio disseminato di tracce e segni legati ad un’interessante tecnologia produttiva dalla quale nascono strumenti per pesare.
- La prima sede museale, nata nel 1989, situata su viale Di Vittorio, sorgeva in una delle vecchie sedi della Cooperativa Bilanciai, oggi una delle più importanti fabbriche di bilance, con risonanza mondiale. Nel 1997 il museo si trasferisce nello stabile attuale risalente alla fine degli anni Venti, nel quale era installato il concentratore a caldo ad uso della Cantina Sociale di Campogalliano. L’edificio, pur dovendo rispondere ad esigenze di funzionalità, testimonia il rispetto per l’architettura di tradizione rurale.
- Con l’installazione, in un giardino pubblico nei pressi del Museo della Bilancia, di una stadera a ponte in bilico della ditta Crotti recuperata al vecchio mercato bestiame di Modena, si vuole sottolineare ulteriormente il legame che vincola il territorio comunale al Museo. Venne costruita dalla Ditta Crotti nel 1945, restaurata da ABC Bilance ed infine la Cooperativa Bilanciai inserì una cella di carico rendendo questa bilancia elettronica. Questa stadera a ponte in bilico riunisce quindi in sé una serie di interventi che vedono coinvolte le maggiori realtà artigianali ed industriali della zona. Il Museo della Bilancia ha inteso recuperare lo strumento con finalità didattiche, distinguendo con diversi colori tutte le parti che lo costituiscono, da qui il nome “Arcobaleno di leve”. E’ uno strumento che consente di effettuare grandi pesate, fino a 12.000 kg, quindi durante i percorsi didattici con le scuole consente di pesare tutto il gruppo classe.
- Nel tragitto dal museo al cuore medioevale del paese, Piazza Castello (ex Oratorio San Rocco), si transita attraverso Piazza Vittorio Emanuele II, la storica piazza del centro urbano restituita alla gente di Campogalliano completamente ristrutturata nel giugno del 2004. Il progetto ha teso a dare ampia visibilità alle architetture già presenti, dedicando un’attenzione particolare al flusso del traffico che può ora defluire in modo rallentato. Una particolare attenzione è stata dedicata alla simbologia che orna la rotonda spartitraffico: alcune bilance a bracci uguali sono state inserite nel granito, disegnate con getti di calcestruzzo mescolato a inerti di marmo color rosa.
- Passeggiando per le vie del paese è possibile imbattersi in strumenti per pesare all’interno di teche espositive e di edifici pubblici, inoltre sul territorio sono presenti vecchi edifici che hanno ospitato alcune delle fabbriche di bilance più importanti del secolo scorso.
- Attraversando la piazza principale si arriva in Piazza Castello, nucleo originario del paese. Sul lato est di piazza Castello sorge l’Oratorio di San Rocco, costruito nel 1600, che, dopo essere passato nel ‘900 a proprietà privata e poi sconsacrato, attualmente è di proprietà comunale e viene adibito a mostre ed esposizioni temporanee.
- Da notare anche la torre pubblica di Campogalliano, che risale presumibilmente al XVI secolo dove ben presto venne collocato un primo orologio. Questo orologio venne poi sostituito da un altro alla metà del ‘700, costruito da Lodovico Riva, molto apprezzato all’epoca (aveva realizzato altri meccanismi di orologi: quello per la torre della piazza di Modena e di Ferrara). Il meccanismo si trova ora esposto al museo, mentre all’interno della torre di Campogalliano è stato inserito un meccanismo elettrico nei primi anni ’80.